La mia “filosofia”

“Il segreto per vivere a lungo è: mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura”

(Proverbio cinese)

Sono nutrizionista e “lifestyle trainer“. In italiano, si può tradurre “Esperta in Modificazione dello Stile di Vita“, una “motivatrice” alla ricerca delle risorse personali e all’uso degli strumenti “tecnici” utili a cambiare per sempre stili di vita non funzionali al miglioramento della propria condizione di benessere.

È questa la parola chiave: “benessere“. Che non va d’accordo con “dieta“, nel senso comunemente attribuito a questo termine di “restrizione”, “esclusione”, “proibizione”…e poi (anzi, “e quindi”!) “senso di colpa”, “paura di sbagliare”, “limitazione sociale”, “frustrazione” e “ribellione del corpo”. Non va d’accordo con l’idea di un “prima”, di limitazioni dure, ma temporanee, e un “dopo”, un dopo nel quale tutte le abitudini che non funzionavano ritornano inesorabilmente, perché “Ho raggiunto l’obiettivo, e ora ritorno a mangiare, come gli altri”. Non va d’accordo con l’ossessione del corpo magro a tutti i costi, al prezzo di ogni sacrificio, ogni privazione, ogni “sospensione” dalla vita reale di condivisione e scambio, anche di cibo. Al prezzo di spese inutili in denaro sonante per rimedi miracolosi, elisir più o meno proibiti e pratiche irrilevanti o, spesso, dannose.

Va d’accordo, invece, con il senso di rispetto e amore che dobbiamo a noi stessi e al nostro corpo: che è UNO SOLO, come la vita, e che è il nostro strumento per portarci forti e sani DENTRO ALLA VITA, in pieno nelle cose che vogliamo fare, nelle persone che vogliamo essere, nei compiti che dobbiamo svolgere.

Quindi, perseguire il nostro benessere, qualunque sia il nostro obiettivo contingente (perdere peso corporeo? Affrontare al meglio l’impegno sportivo? “Domare” un intestino ribelle?) significa attivare quei comportamenti, e, prima di tutto, quell’attitudine mentale, necessari a ritornare ad essere in grado di SCEGLIERE la cosa giusta per NOI:

  • scegliere di “calibrare” il proprio peso corporeo, e le nostre aspettative su di esso, perché sia quello naturale, quello che mette in equilibrio il nostro rispetto per noi stessi, gli obiettivi di salute e prevenzione, il desiderio di godere quel che di bello e buono sta nell’assaporare il cibo e i significati che ognuno di noi ripone in esso;
  • scegliere di essere liberi dalla paura del cibo o dalla schiavitù da esso, da falsi dogmi, dalle pressioni sociali sul corpo, dal perfezionismo che imprigiona in una guerra che non si può vincere, dall’atteggiamento tutto-o-nulla che fa sempre fare la cosa sbagliata;
  • scegliere la qualità di ciò che vogliamo mangiare – che siano le patatine fritte o le bacche di Goji!- con le competenze giuste per farlo a ragion veduta, senza i condizionamenti del food marketing e della industria della dieta;
  • scegliere “se” e “come” essere attivi fisicamente, dallo sport strutturato al giardinaggio, dal ballo in discoteca al quotidiano tragitto a piedi, dal corso in palestra alle nuotate in mare, dalla bici al pilates;
  • scegliere di gestire il proprio tempo, stabilendo le priorità vere che la tutela del nostro complessivo benessere ci richiede, respingendo lo stress di vite schiacciate dai doveri e dai ruoli e alienate da ogni piacere e senso di libertà;
  • scegliere di ascoltare il proprio corpo e i suoi segnali che così spesso sono lo specchio dei nostri bisogni trascurati: dall’appetito vero che chiede energia alla tensione muscolare che stringe lo stomaco, dall’ansia divorante alla noia da riempire, dalla tensione che esplode nella pancia alla rabbia che implode in una fronte corrugata.

Questo è l’obiettivo: il percorso lo scopriremo insieme, grazie alle competenze ed alle esperienze che scambieremo e lavorando sull’interazione che sapremo mettere in gioco come persone che imparano insieme, con l’ascolto reciproco, l’attenzione alle esigenze personali, il rispetto profondo, l’accettazione positiva e incondizionata di ogni emozione che entrerà in gioco, la fiducia nella capacità di ognuno di trovare la sua propria strada, libera, consapevole, serena.